Il Mann ospita una delle mostre più interessanti e complete sui Gladiatori.
I reperti esposti sono circa 160, l’esposizione ripercorre la nascita dei giochi, lotte realizzate davanti alle tombe per onorare i defunti fino ai combattimenti negli anfiteatri con fini politici.
All’ingresso del Museo si incontra un altorilievo in marmo proveniente dalla necropoli marittima di Pompei, una vera e propria fotografia dei momenti più significativi dei combattimenti che si tenevano in città e nei dintorni.
La mostra si sviluppa nel Salone della Meridiana, dove ad accogliere il visitatore appena varcata la soglia, è un Cratere in Terracotta del IV sec.a.C., reperto prezioso proveniente da Canosa dove è raffigurato il funerale di Patroclo, organizzato da Achille con combattimenti in suo onore.

Altre opere che rimarcano le origini dei giochi, sono le lastre tombali provenienti dalla necropoli del Gaudo di Paestum, qui sono raffigurate scene di pugilato, caccia e di suonatori di flauto.
I combattimenti che in parte conosciamo grazie anche al cinema hollywoodiano, erano organizzati inizialmente tra schiavi. Successivamente, dopo la rivolta di Spartaco, si decise di aprire le porte delle caserme dei gladiatori anche ai cittadini romani. Non doveva essere facile accedere alle scuole dei gladiatori e sopravvivere ai combattimenti, ma i sopravvissuti alla fine della carriera ricevevano un premio, rudis, una spada di legno con la quale venivano congedati.
Le armature che indossavano inizialmente ricordavano gli acerrimi nemici di Roma: Galli e Sanniti. In seguito furono introdotti il Provocator, Retiario, Oplomachus, Mirmillone, ognuno con un tipo di armatura diverso. Quello che davvero piaceva a coloro che assistevano agli spettacoli, erano le strategie che mettevano in campo i gladiatori. Combattevano anche contro le belve, venationes, nelle arene degli anfiteatri.
Il più noto e grande oggi è il Colosseo, ma erano davvero tanti gli anfiteatri costruiti in antichità. In Campania ancora oggi è possibile visitare l’anfiteatro di Santa Maria Capuavetere, il più grande dopo il Colosseo, oppure l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli dove i sotterranei sono intatti. A Pompei esiste l‘anfiteatro più antico giunto fino ai giorni nostri.
Alcune curiosità
Ma davvero si tenevano solo spettacoli gladiatori in questi enormi edifici? Assolutamente no, ad esempio si tenevano anche delle vere e proprie esecuzioni mortali ma con vere e proprie rievocazioni di miti.
Erano solo uomini i gladiatori? No, c’erano anche le donne sia gladiatrici sia donne che gestivano le scuole.
Per visitare la mostra con una guida turistica autorizzata, chiamaci o inviaci un whatsapp al +39 3662403867.
Risponde Teresa la nostra guida. Tour per adulti e bambini.


