La terracotta è un materiale ceramico ottenuto da argille comuni ricche di ossidi di ferro che in cottura producono la caratteristica colorazione giallo-rossiccia.
La cottura avviene a temperature basse (tra 800 e 950°).
È un materiale altamente poroso, ha un’ elevata resistenza alla compressione e stabilità all’ invecchiamento.
L’argilla che normalmente viene impiegata è locale e viene utilizzata senza nessun trattamento o aggiunta di altri materiali.
La terracotta infatti è la classe di ceramica meno evoluta e certamente la più antica
Laterizi e terrecotte
La terracotta è impiegata come materiale strutturale nell’edilizia (laterizi) e nel campo ornamentale o per oggetti di uso domestico.
Le uniche differenze tra terrecotte ad uso ornamentale e i laterizi riguardano la maggiore plasticità richiesta dalla formatura.
Bucchero
Il bucchero è composto da un impasto raffinato di colore nero dovuto alla cottura in ambiente riducente e alla presenza di materiale organico nel crudo. https://info-artes.it/news/oinochoebuccheromac/
LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
La modellazione avviene a mano, a tornio o a stampo.
I primi manufatti, risalenti al VI-V millennio a. C., venivano modellati a mano attraverso la pressione delle dita sull’impasto oppure per avvolgimento di strisce di argilla a spirale (colombino).
La tecnica a stampo è utilizzata per tutti gli oggetti che non hanno forma tendente al giro: tramite pressione di sfoglie di argilla in uno stampo oppure attraverso la tecnica del colaggio dove l’argilla liquida veniva colata all’ interno di modelli cavi.
In epoca classica era utilizzata per ottenere le forme antropomorfe, particolari tipi di recipienti. In ogni caso la tecnica di stampo esige il lavoro di sutura. Nell’ industria moderna la tecnica a stampo è largamente utilizzata.
Soltanto verso la fine dell’epoca neolitica fu introdotto l’uso del tornio. Inizialmente caratterizzato da un solo blocco di argilla per gli oggetti di piccola dimensione. Quelli di grande formato erano eseguiti in parti separate e la sutura avveniva con la colatura dell’argilla.
La rifinitura era fatta con strumenti in legno o in metallo. Colli lunghi, beccucci, anse, manici. Oggi si utilizzano anche torni semielettrici.
TERRECOTTE NELL’ARTE
Nel mondo antico è molto diffusa la produzione di oggetti figurati votivi e non, decorativi con argille più o meno depurate, cotte e poi dipinte con colori vivaci.
In Grecia, Asia Minore e Italia nei santuari ci sono stati numerosi ritrovamenti di statuette, maschere e busti fittili raffiguranti divinità, devoti, ex voto.
Più tardi si passò dalle statuette piene, modellate a mano, ad una produzione di tipo industriale con l’uso di matrici.
Questo passaggio permise la realizzazione di grandi statue di culto e terrecotte architettoniche con armature lignee, soprattutto nell’Italia meridionale, in Sicilia, nel Lazio, in Campania e in Etruria.
Un esempio notevole è l’esercito di Terracotta caratterizzato da 600 soldati coperti da armature (le uniche parti che si sono conservate, il legno è andato distrutto), cavalli e carri a grandezza naturale, ricavati da alcuni stampi e decorati a mano dell’epoca imperiale cinese 200 a.C.
Nel Medioevo il vasellame assume forme definite, spesso dovute a influenze orientali.
Mentre nell’ architettura moderna il suo uso si è limitato alla pavimentazione e ai rivestimenti parietali, solo raramente a scopo decorativo.
Nel ventesimo secolo tra gli scultori si diffuse l’uso di questo materiale esclusivamente per bozzetti e modelli di opere scultoree.
Chimica per l’arte. Aa.Vv. Zanichelli
Le tecniche artistiche. Ideazione e coordinamento di Corrado Maltese. Aa.Vv. Mursia
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